Il Commento

È NO! Che sospiro di sollievo. E ora continuiamo

È NO! Che sospiro di sollievo. E ora continuiamo

Gli elettori si sono espressi contro la riforma costituzionale. Hanno respinto una riforma che andava in direzione opposta all’interesse pubblico.

È un segnale di speranza? Lo sarebbe nel caso in cui fosse il segnale di una nuova consapevolezza collettiva. Non conosciamo le singole motivazioni che hanno spinto così tante persone a votare NO e probabilmente si tratta di motivazioni molto diverse tra loro. Ma una cosa è certa: quando si consente alle persone di esprimersi e di dibattere sui temi, il risultato atteso dalle élite non è mai scontato. La democrazia è un diritto e un valore per il quale non dobbiamo mai smettere di lottare.

Se anche il pareggio di bilancio, introdotto nella Costituzione nel 2012, fosse stato oggetto di referendum, la storia forse avrebbe preso una direzione diversa. Invece è stata un’approvazione di legge costituzionale rapidissima e silenziosa. E di scelte rapidissime e silenziose non ne vogliamo più sapere.

Noi ripartiamo da qui. Anzi continuiamo da qui. Proseguiamo nell’incessante lavoro di cambiare la cultura economica, perché l’unica riforma che sosterremo con energia è quella che obbligherà gli Stati ad abbandonare le politiche di austerità per perseguire invece l’interesse pubblico e la piena occupazione.

Proseguiamo. Ma intanto oggi tiriamo un sospiro di sollievo e respiriamo una boccata d’ossigeno di democrazia!


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