Il Ministro Calenda preannuncia i temi ordine del giorno nella prossima discussione sul DEF. Il nodo principale sono i tagli alla Sanità e le privatizzazioni di ingenti quote delle Società partecipate, per un ordine di grandezza complessivo dell’ordine di circa 7 miliardi di euro.
I tagli di spesa sono per così dire “sostitutivi” dell’aumento dell’IVA, per arrivare, infine, a un deficit previsto del 2,3-2,4%, ampiamente entro il parametro del 3% ed ampiamente al di sotto di quanto necessario per rilanciare l’economia. La strada scelta è, anche per quest’anno, quella della riduzione di spesa come cura ai problemi generati da una spesa aggregata troppo bassa. Le “lamentele” anti-austerity del Governo si riducono, in ultima analisi, a poco più che coreografie in eurovisione.
