Eurostat riporta le ultime rilevazioni sul costo totale orario del lavoro in Eurozona. Nel generale rallentamento del ritmo di crescita della retribuzione oraria (1% contro l’1,5% atteso) spicca il dato dell’Italia, dove il costo del lavoro è diminuito dell’1,1% nel 2016 rispetto al 2015. La riduzione è stata pari a 1,1% anche in Lussemburgo e 2% in Finlandia.
L’andamento è in linea con il generale quadro deflazionistico. Non esistono pressioni derivanti da rivendicazioni salariali che spingano in alto il costo del lavoro: la componente “contrattazione” risulta annichilita da molti fattori, primo tra tutti la massiccia disoccupazione in essere.