Approfondimento

Bank of England: Sequestrare i proventi delle frodi bancarie rallenta la crescita

Bank of England: Sequestrare i proventi delle frodi bancarie rallenta la crescita

I banchieri d’élite e gli economisti patetici che difendono le loro frodi sono specializzati nel dimostrare il modo di dire secondo cui è impossibile competere con le parodie involontarie di se stessi. Il sottotitolo dell’articolo del Wall Street Journal che offre l’ultima prova è: “Le sanzioni alle banche si traducono in 5 mila miliardi di dollari di ‘riduzione della capacità di prestito’, dice la banca”. La “banca” a cui si fa riferimento è la Bank of England [BoE], che si suppone essere la principale autorità di vigilanza bancaria del Regno Unito. Ad essere gentili, lo “studio” della BoE è così imbarazzante che la si potrebbe meglio descrivere come “complice di frode”.

“Dal 2008 [ad oggi], i circa 275 miliardi di dollari di costi legali per le banche globali si traducono in oltre 5 mila miliardi di dollari di riduzione della capacità di prestito all’economia reale” È quanto affermato giovedì da Minouche Shafik, un vicegovernatore della Bank of England, ad una conferenza di autorità di vigilanza e banchieri [tenutasi] a New York.

La metodologia e la “logica” (non resa pubblica) della BoE sono facilmente immaginabili. Non è sufficiente che i bankster [1] d’élite possano arricchirsi dirigendo le frodi finanziarie più distruttive del mondo restando impuniti, senza essere oggetto di azioni penali, cause civili e decreti ingiuntivi. È fondamentale che le banche non siano più sanzionate per aver condotto queste enormi frodi. Quando le banche vengono sanzionate, perdono parte dei profitti che derivano da queste epidemie di frodi, cartelli al rialzo, prestiti predatori, aiuto e supporto alle élite nelle frodi fiscali e nel riciclaggio di denaro sporco per conto di terroristi e violenti cartelli della droga. Per farla breve, li chiamerò in generale “proventi da frode”. Malgrado i modesti incrementi dei requisiti di capitale [legale], le banche continuano a mantenere un leverage [2] elevato, quindi lo staff della BoE assume che, per ogni dollaro dei proventi delle frodi perso per via delle sanzioni, le banche contraggano il proprio bilancio [3] di 18,18$. Stanno presumendo che la banca tipica abbia un requisito di capitale miseramente inadeguato, appena superiore al 5%.

Ci sono diversi problemi letali nella “logica” e nella metodologia (implicita) della BoE. In primo luogo, secondo la “logica” della BoE, più le banche diventano profittevoli frodando i propri clienti, più rapidamente crescerà l’economia. Gli AD che hanno guidato le tre epidemie più distruttive di frode finanziaria della storia erano apparentemente “Eroi del Capitalismo” in stile sovietico (il gioco di parole è voluto). Eccetto [il fatto], naturalmente, che quello che hanno in effetti condotto è stata la gigantesca bolla finanziaria che ha provocato la Grande Recessione. La proiezione della perdita di Pil negli Stati Uniti dovuta alla Grande Recessione è di 24,3 mila miliardi di dollari – e la perdita di Pil per l’Eurozona è molto più ingente, perché le perdite economiche dei Paesi che ne fanno parte si sono verificate in un arco di tempo ben più lungo e sono state molto più profonde rispetto a quelle degli Stati Uniti. Solo gli economisti della banca centrale sarebbero tanto sconnessi dalla realtà per via dei propri dogmi e tanto messi alla prova in termini morali da poter pensare che permettere ai bankster di tenere i proventi delle loro frodi, evitando loro ogni responsabilità per i crimini commessi, potrebbe costituire un bene per l’economia.

Perché [mai] la concessione di altri prestiti fraudolenti e predatori dovrebbe costituire un bene per l’economia? Come prevedibile, chi è alla guida della BoE non ha neanche discusso questo punto. Semplicemente, al contrario della letteratura criminologica ed economica pertinente, dà per assunto che quando le banche erogano un maggior ammontare di prestiti significa che l’economia sta crescendo in maniera tutto sommato produttiva. Quando i prestiti sono fraudolenti e predatori, è vero il contrario.

In secondo luogo, la BoE ha falsamente supposto che le banche stiano prestando meno perché sono limitate dal capitale [a loro disposizione]. Per la stragrande maggioranza, tuttavia, le grandi multinazionali stanno sedute su enormi quantità di contante. Non stanno investendo a causa dei perversi incentivi concessi ai loro AD e per via della debolezza della domanda, che deriva in gran parte dall’austerità. Se le grandi multinazionali non sono entusiaste di indebitarsi, allora il prestito bancario sarà contenuto. I giornalisti del Wall Street Journal hanno posto una questione connessa alla logica fallace della BoE.

Quantomeno negli USA, negli ultimi anni le banche hanno attribuito il timido aumento del credito alla carenza di domanda, non alla loro incapacità di concedere credito.

Semmai le banche sono state inondate di depositi ed hanno avuto difficoltà a metterli a frutto. In base ai dati della Federal Deposit Insurance Corp., nel corso degli otto anni successivi al terzo trimestre del 2008, quando la crisi ha preso piede, i prestiti sono stati pari al 74% dei depositi in media. Questo significa che le banche hanno avuto la potenza di fuoco necessaria a concedere ulteriori prestiti.

In terzo luogo, se anche le banche impegnate in queste frodi [di proporzioni] epiche non stessero prestando in quanto vincolate dal capitale, [ridotto] a causa delle perdite per sanzioni di una parte dei loro proventi delle frodi, potrebbero risolvere con un aumento di capitale. Il che sarebbe un bene per loro e per il mondo, ma un male per i loro AD. Gli AD delle banche si accertano che i loro sistemi di remunerazione siano perversi, quindi un aumento di capitale della banca (che riduce il leverage) può ridurre i bonus per tutti i suoi funzionari e dipendenti. Gli AD delle banche strutturano i sistemi di remunerazione in maniera profondamente perversa, nella prospettiva del pubblico e degli azionisti. Tramite questi incentivi perversi, gli AD delle banche si accertano che le banche siano gestite nel loro personale interesse, quindi tipicamente si oppongono a proposte che aumentino il capitale bancario in misura sostanziale.

La domanda chiave è se la BoE abbia esposto questa “logica” analfabeta dal punto di vista finanziario al fine di segnalare che si dovrebbe porre fine ai recuperi da parte delle vittime inglesi del furto di dimensioni epiche [avvenuto] ad opera di tutte le maggiori banche del Paese attraverso l’indifendibile vendita di assicurazioni sulla protezione dal pagamento (PPI [4]) e [porre] fine alle (rare) persecuzioni dei cartelli al rialzo più grandi del mondo (Libor [5] e FX [6]). Sappiamo, dal rilascio di documenti da parte dell’House Financial Services Committee [7], che il Regno Unito ha avuto successo nel fare pressioni sul Dipartimento della Giustizia USA per non perseguire la HSBC né alcuno dei suoi funzionari in seguito alle sue avide azioni durate un decennio, con cui ha ripulito circa 1 miliardo di dollari di proventi del traffico di stupefacenti per conto del cartello messicano della droga di Sinaloa.

 

Note del Traduttore

1.^ Bankster: contrazione di “banchiere” e “gangster”

2.^ Il leverage, o rapporto di indebitamento, è il rapporto tra il totale degli impieghi ed il capitale proprio

3.^ Una banca “espande” il suo bilancio quando eroga un prestito, incrementando quindi contemporaneamente sia le sue attività sia le passività; viceversa, pertanto, una “contrazione” del bilancio indica una riduzione dell’ammontare netto dei prestiti in essere

4.^ PPI (Payment Protection Insurance): polizze abbinate ai finanziamenti di banche e altri intermediari finanziari aventi lo scopo di proteggere il cliente da eventi pregiudizievoli che possano limitare la sua capacità di rimborso del finanziamento. Fonte: Bancaditalia.it

5.^ Libor (London Interbank Offered Rate): Un tasso variabile, calcolato giornalmente dalla British Bankers’ Association in base ai tassi d’interesse richiesti per cedere a prestito depositi in una data divisa (sterlina inglese, dollaro USA, franco svizzero, euro o yen giapponese) da parte delle principali banche operanti sul mercato interbancario londinese. Fonte: Wikipedia.org

6.^ FX (Foreign Exchange): il mercato in cui si scambiano le valute

7.^ Il comitato della Camera dei Rappresentanti degli USA che sovrintende l’industria dei servizi finanziari (compresi titoli, assicurazioni, sistema bancario e settore immobiliare). Supervisiona anche l’operato della Federal Reserve, del Dipartimento del Tesoro USA, della U.S. Securities and Exchange Commission e di altri enti di controllo dei servizi finanziari. Fonte: Wikipedia.org

 

Originale pubblicato il 21 ottobre 2016

Traduzione a cura di Andrea Sorrentino, Supervisione di Maria Consiglia Di Fonzo


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